Durante la Quaresima, ogni giovedì, a partire dal mese di marzo, si svolge una plurisecolare
tradizione chiamata "Scenni Cristu", consistente nel trasportare la statua di Gesù Morto, dall'Istituto di S. Benedetto delle Suore Figlie del Divino Zelo alla Cattedrale, passando per via Castello e via Quinto Mario Corrado.
Gesù Morto (una statua lignea del '700), è disteso
su una bara con baldacchino bianco sormontato da pennacchi fioriti, simbolo della
rinascita, che ogni famiglia di Oria ha contribuito a
restaurare, ed è portato a spalla dai confratelli dell'Arciconfraternita della Morte vestiti di nero.
All'interno del baldacchino si leggono i nomi delle
famiglie che hanno fatto una donazione.
La discesa si ripete con frequenza settimanale fino al Mercoledì Santo,
quando la statua scende, per l'ultima volta, con i Misteri.
Il numero
dei giovedì non è fisso perché varia in base alla mobilità della festa
di Pasqua: se questa viene "bassa" (cioè a marzo) o se viene "alta"
(cioè ad aprile).
La statua viene quindi portata a spalla fino in Cattedrale. Dopo la celebrazione della S. Messa, la stessa rimane esposta in chiesa fino al venerdì sera per il canto delle piaghe, per poi rientrare al Monastero delle Benedettine il sabato mattina.
Con riferimento all'origine si sa per certo che, quando l'antica
Cattedrale romanica fu demolita dopo il terremoto del 1743, gli arredi e le suppellettili furono depositati e conservati presso il Monastero
delle Benedettine.
Al termine dei lavori, la bara di Gesù Morto rimase
in custodia presso le Benedettine. La necessità di esporre la statua
durante le meditazioni del venerdì portò al trasferimento, nel
pomeriggio precedente, dal Monastero di San Benedetto alla Cattedrale e
questo diede origine alla "Scinnuta di Cristu".
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito "Alla scoperta dell'Alto Salento".
- Foto tratte dal web.
- Foto tratte dal web.